(Wcrf)
sui rischi di tumore allo stomaco - nelle persone che bevono tre
o più bevande alcoliche al giorno e mangiano quotidianamente
50 grammi di carne lavorata (l'equivalente di due fette di pancetta) - riguarda stili di vita lontani da quelli del nostro Paese.
Facciamo la prima considerazione non si specifica che tipo di carne e
salumi sono stati usati per questo test.
1)Carne genuina di animali allevate all'aperto e alimentati con prodotti
naturali e pascolo.
2)Che tipi di salumi se industriali con conservanti o genuini senza
conservanti ottenuti con carne di animali cresciuti nel rispetto del loro
benessere in semi-libertà e con una alimentazione sana.
La ricerca del Wcrf conferma infatti che non è solo un alimento in sé che
definisce i rischi associati alla salute, ma la dieta e lo stile di vita nel suo complesso (a partire dal peso)".
Lo studio come si può dedurre indica come rischioso uno
stile di vita che non appartiene a l'Italia o quanto meno
alla maggior parte degli Italiani.
Di fatto il fattore di maggiore rischio è il sovrappeso e l’obesità,
accompagnato a un abuso di alcool e di alimenti grigliati,
fritti o alla piastra (carni, anche trasformate, e pesce).
Apro parentesi si dice sempre che la carne alla brace fa male
perché la parte bruciacchiata diventa cancerogene,
ma se la carne non si brucia per esempio
usando una pietra lavica c'è o non c'è più il rischio,
allora perché non dirlo?
Si tratta "con tutta evidenza di uno stile di vita che è l’esatto
opposto di
quello degli italiani, secondo popolo più longevo al mondo,
(ultimi dati ci stanno dicendo che stiamo arretrando)
i quali seguono
la dieta mediterranea, molto più equilibrata e sostenibile
di quella della
maggior parte dei Paesi considerati nella ricerca.
Gli italiani consumano infatti mediamente meno carne e
salumi dei loro
vicini europei, e ancora meno (al di sotto della metà)
rispetto ad americani
(sia del sud che del nord) o australiani
.
Inoltre "questa comunicazione si riferisce a dati provenienti
da studi epidemiologici, peraltro noti da tempo, che non
tengono in conto anche delle peculiarità qualitative della
produzione italiana di salumi.
È noto, infatti, che i fattori che potrebbero rappresentare
un rischio
(abbondante presenza di grasso e di additivi nei prodotti,
frittura o cottura
ad alte temperature delle carni trasformate) non sono propri
della nostra tradizione.
Il consumo della carne in un'alimentazione equilibrata
"vi è ampia evidenza scientifica che dimostra i benefici
del consumo di carne all'interno di una
dieta sana". Carne e salumi se di buona qualità sono una fonte essenziale di nutrienti.
Sono, in particolare, una fonte di proteine di alto valore
biologico che contribuiscono ad aumentare e preservare
la massa muscolare del corpo.
Sono anche una grande fonte di aminoacidi essenziali, vitamine
del gruppo B (B1, B3, B6 e B12) e minerali come potassio,
fosforo,ferro e zinco,
che contribuiscono alla funzione normale del sistema
immunitario,
per mantenere buon sviluppo cognitivo e la buona
funzione cardiaca. Pertanto, carne e salumi hanno un
valore nutritivo molto importante, quasi insostituibile
da tutti gli
altri prodotti nella nostra dieta quotidiana.
Riporto un estratto di un articolo dove il Sig/r
Martin Merrill
fà alcune considerazioni:
"I benefici nutrizionali del consumo di carni bovine,vitello, agnello,
pollame, coniglio,
Commenti