Il Pane fa bene o fa male?Qual è il pane Buono e qual è il pane non Buono?
Pane ai Cereali Integrali
Il pane uno dei componenti primari dell'alimentazione
mediterranea e non solo,da secoli è stato uno degli alimenti
cardine della nutrizione umana.
Ma purtroppo come ci dicono gli scienziati e i seri
nutrizionisti col passare del tempo e con i nuovi metodi di
raffinazioni delle farine si è persa la bontà del pane intesa
come nutrimento Buono.
Il Pane è stato svuotato di tutte le sue proprietà organolettiche facendolo diventare un nemico dello uomo,per motivi e interessi economici della grande industria alimentare.
Nonostante ho una certa età ed esperienza non avevo mai approfondito il discorso pane e prodotti da forno,sapevo che il pane e tutti i prodotti da forno(pizza,biscotti,ecc)in generale fanno ingrassare ma non sapevo il perché.
Quindi mi sono preso la briga di capirci un po di più ed ho scoperto delle cose allucinanti e non capisco perché i medici non informano sui rischi che le farine bianche possono causare al nostro organismo.
Fortuna che oggi abbiamo internet che ci aiuta a capire e migliorare il nostro modo di nutrirci e quindi di non correre il rischio di ammalarci inconsapevolmente.
Torniamo al pane che una volta era Buono e che l'uomo ha fatto diventare Cattivo.
Una volta il pane era Buono perché era fatto da farine integrali ottenute dal grano intero macinato a pietra e conteneva tutti gli ingredienti e tutte le sostanze di chi cui è composto.
Riporto un estratto di Wikipedia che spiega cosa è successo col passare degli anni alla lavorazione del grano:
Nel mondo occidentale la maggiore evoluzione delle tecnologie panificatorie si è avuta grazie all'avvento di sistemi industriali moderni di molitura e spartizione delle frazioni farinose del frumento, (detto anche più comunemente "grano").
La molitura (macinazione in mulini a pietra) tradizionale non separava accuratamente tutti i prodotti della macinazione del grano, in particolare non separava le parti oleose e proteiche dai semplici carboidrati (amidi).
La conservazione nel tempo di queste farine era limitata poiché essendo queste ricche in proteine, oli e vitamine, queste ultime parti rischiavano nel tempo di alterarsi ed irrancidire.
Quindi il sistema tradizionale ovviava a tale fatto con la molitura del grano in moderate quantità, a preparare solo il prodotto per il consumo a breve o medio termine.
È da dire peraltro che la conservazione in grandi quantità e per tempi molto lunghi delle farine non era una esigenza molto sentita. Il sistema della macinazione era diffuso in ogni città e spesso in ogni villaggio, in ogni mese dell'anno a preparare il necessario per il mese successivo, senza alcun problema.
La conservazione di magazzino si faceva facilmente con la materia prima, il frumento in grani, dato che questo si conserva piuttosto bene e quindi resta sempre a disposizione per essere man mano macinato.
Le componenti oleose e proteiche erano però quelle che davano (e danno ancora in alcuni pani tradizionali) aroma e fragranza al pane, fornendo quelle caratteristiche che costituiscono il pane "buono", che spesso si sono perse nel pane corrente.
Con la tecnologia industriale attuale invece la separazione delle frazioni è rigorosa. I vantaggi merceologici sono ovvi, sotto forma della aumentata possibilità di conservazione delle farine (che sono quindi composte pressoché totalmente da amido), questo è vantaggioso per i trasporti su lunghe distanze e soprattutto nella possibilità di conservare le farine in condizioni anche non ottimali per tempi molto lunghi, senza avere perdite.
In questa maniera le altre frazioni più "instabili" della molitura sono messe da parte ed alimentano filiere produttive, spesso molto rimunerative, separate dalla panificazione: sono infatti dirottate a preparare prodotti dietetici, oli cosmetici, ecc.
Il pane però prodotto dalle farine così ottenute non avrebbe elevate qualità, sarebbe insipido e privo di nutrienti pregiati, di fatto costituito solo da amidi impoveriti, quindi è necessaria l'aggiunta di grassi vegetali, grassi animali, maltizzati, ecc. per raggiungere livelli accettabili di caratteristiche organolettiche.
Non si ha peraltro certezza sulla natura e qualità di tali ripristini. Anche le farine "integrali" dal commercio, nel senso corretto del termine, non sono affatto integrali, (perlomeno nel senso di costituzione completa del contenuto); sono solo la parte midollare (solo amido) del chicco con aggiunta della crusca (che è la parte legnosa e fibrosa esterna), ottima quest'ultima per la sua non digeribilità e per le note attività di promuovere, come sostanza inerte, la motilità intestinale.
Mancano però le parti ricche, quelle corticali, con i minerali, gli oli e le vitamine, gli aromi, ed inoltre le parti del germe, ricco di proteine.
Certe volte mi chiedo ma noi esseri umani siamo intelligenti o siamo più stupidi degli animali che sanno benissimo se un cibo gli fa male o bene.
Eppure oggi ci vuole poco per rendersi conto degli errori che facciamo.
Io ho scoperto tutto ciò con dei video di un nutrizionista serio, dove spiega per filo e per segno i componenti di ogni nutriente che ci serve per vivere bene e più a lungo.
Il link dei video:
Seconda parte:
Per nutrirti in modo Genuino visita l'unico negozio online dei contadini dove fra non molto si aggiungerà il produttore di prodotti da forno al 100% ottenuti con farine integrali:
Buona Salute e Saluti da Nandino
Il pane nella foto sopra:
Il pane nella foto sopra:
Pane ai Cereali
Il pane ai cereali ottenuto da farina integrale macinata a pietra, lievito madre e 8 varietà di cereali interi
E' naturalmente salutare con 50% di cereali interi ideale per chi vuole mettere in tavola un pane dal gusto pieno e corposo senza rinunciare a un equilibrato apporto nutrizionale.
Grazie al 50% di cereali interi, è infatti ricco di nutrienti benefici e dunque fonte naturale di benessere.
Questo si traduce in una completa presenza di fibre, vitamine, minerali, antiossidanti, proteine, carboidrati, ottimi per una alimentazione equilibrata.
I cereali interi sono la miglior scelta perché non raffinati e quindi contengono più fibra e nutrienti importanti.
Inoltre la presenza di lievito madre, consente di ridurre il contenuto di sale senza alterare la gustosità unica del prodotto.
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